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  cristo giallo.jpg - Il Cristo giallo è un dipinto ad olio su tela di cm 92,5 x 73 realizzato nel 1889 dal pittore francese Paul Gauguin.Già il titolo dell'opera allude all'antinaturalismo cromatico e quindi al valore simbolico del colore. Tutto è semplificato e sintetizzato. La tela è dominata dalla presenza incombente in primo piano della croce lignea marrone con l'uomo crocifisso giallo. Gialli sono anche i prati ed i monti, divisi in strisce orizzontali e punteggiati dalle macchie rosse degli alberi, mentre sul davanti, in cerchio, stanno tre contadine bretoni, vestite di blu, simbolo delle pie donne evangliche. In questa crocefissione rustica, spogliata della mitizzazione ufficiale della chiesa e riportata nei termini quotidiani del mondo contadino, e perciò attualizzata, anzi vissuta in ogni momento della giornata, predominano i colori primari (giallo, blu, rosso) evitando i toni intermedi così da ottenere uno straordinario potere suggestivo. Quando si parla di simbolo gauguiano si deve intendere appunto questo. Non è il simbolo dell'antica tradizione cristiana, per cui l'oggetto reale, al di là della sua apparenza, esprime un concetto. In Gauguin non possiamo dare ad ogni colore o a ogni linea un significato preciso tradotto in parola. Ogni colore, ogni linea, posti in un ordine o in un altro, quantitativamente maggiori o minori, hanno invece, la possibilità di creare stati d' animo differenti in ciascuno di noi. La pittura, "Come la musica,-scrive Gauguin-agisce sull'anima attraverso i sensi; i toni pittorici armoniosi corrispondono alle armonie dei suoni".In quest'opera Gauguin applica la tecnica del cloisonnisme, consistente nel contornare con un marcato segno nero cose e persone e nel riempire lo spazio così definito con il colore. La linea in questo caso è sostitutiva dei valori spaziali di cui le tele di Paul Gauguin sono quasi del tutto prive. C'è quindi il recupero della bidimensionalità della pittura che può anche fare a meno di ogni illusionismo prospettico. Ai piedi sono presenti due donne bretoni che indossano costumi appartenenti al loro paese. In lontananza sono presenti degli alberi e altri oggetti con colori non appartenenti al reale. Per quest'opera, il pittore fu ispirato dal crocifisso ligneo dipinto di giallo situato nella cappella di Trèmalo, poco distante da Pont-Aven; ma il volto di Cristo, invece, è un suo autoritratto appena sfumato (Gauguin, ritenendosi fuori della società a causa della "verità" delle sue opere, ma anche perché assai pervaso di misticismo, si identificava spesso in lui). Il pittore sarà particolarmente affezionato a quest'opera: non volle venderla mai, e addirittura si autoritrasse poco tempo dopo, usandola come sfondo.  
da dove andiamo ecce
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Ia Orana Maria
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Gauguin, Paul The day of the Gods, 1894

Il Cristo giallo è un dipinto ad olio su tela di cm 92,5 x 73 realizzato nel 1889 dal pittore francese Paul Gauguin.Già il titolo dell'opera allude all'antinaturalismo cromatico e quindi al valore simbolico del colore. Tutto è semplificato e sintetizzato. La tela è dominata dalla presenza incombente in primo piano della croce lignea marrone con l'uomo crocifisso giallo. Gialli sono anche i prati ed i monti, divisi in strisce orizzontali e punteggiati dalle macchie rosse degli alberi, mentre sul davanti, in cerchio, stanno tre contadine bretoni, vestite di blu, simbolo delle pie donne evangliche. In questa crocefissione rustica, spogliata della mitizzazione ufficiale della chiesa e riportata nei termini quotidiani del mondo contadino, e perciò attualizzata, anzi vissuta in ogni momento della giornata, predominano i colori primari (giallo, blu, rosso) evitando i toni intermedi così da ottenere uno straordinario potere suggestivo. Quando si parla di simbolo gauguiano si deve intendere appunto questo. Non è il simbolo dell'antica tradizione cristiana, per cui l'oggetto reale, al di là della sua apparenza, esprime un concetto. In Gauguin non possiamo dare ad ogni colore o a ogni linea un significato preciso tradotto in parola. Ogni colore, ogni linea, posti in un ordine o in un altro, quantitativamente maggiori o minori, hanno invece, la possibilità di creare stati d' animo differenti in ciascuno di noi. La pittura, "Come la musica,-scrive Gauguin-agisce sull'anima attraverso i sensi; i toni pittorici armoniosi corrispondono alle armonie dei suoni".In quest'opera Gauguin applica la tecnica del cloisonnisme, consistente nel contornare con un marcato segno nero cose e persone e nel riempire lo spazio così definito con il colore. La linea in questo caso è sostitutiva dei valori spaziali di cui le tele di Paul Gauguin sono quasi del tutto prive. C'è quindi il recupero della bidimensionalità della pittura che può anche fare a meno di ogni illusionismo prospettico. Ai piedi sono presenti due donne bretoni che indossano costumi appartenenti al loro paese. In lontananza sono presenti degli alberi e altri oggetti con colori non appartenenti al reale. Per quest'opera, il pittore fu ispirato dal crocifisso ligneo dipinto di giallo situato nella cappella di Trèmalo, poco distante da Pont-Aven; ma il volto di Cristo, invece, è un suo autoritratto appena sfumato (Gauguin, ritenendosi fuori della società a causa della "verità" delle sue opere, ma anche perché assai pervaso di misticismo, si identificava spesso in lui). Il pittore sarà particolarmente affezionato a quest'opera: non volle venderla mai, e addirittura si autoritrasse poco tempo dopo, usandola come sfondo.
Immagini totali: 13 | Ultimo aggiornamento: 09/04/08 17.56 | Aiuto